pillole di vita

Per un riequilibrio consapevole

Aiuto le persone a guardare il mondo da un’altra prospettiva, diciamo dall’alto.

Perché lo faccio?

Dal 2016 ho dovuto affrontare “un’esperienza impegnativa”, voglio definirla così.

Il mio corpo mi ha mandato un messaggio: improvvisamente, io che dimostravo almeno 10 anni di meno della mia età, che avevo un lavoro che mi portava spesso ad essere fuori casa, che viaggiavo, che gestivo tre figli, che ero felice con il mio compagno, mi sono dovuta fermare e sottoporre a un intervento chirurgico al cervello. Non ero più io, non ricordavo più neanche la data di nascita dei miei figli.

Ho deciso di affrontare questo “stop” vivendolo fino in fondo, con la convinzione che se era successo a me, era perché potevo “farne qualcosa “, “potevo attraversarlo” per poi aiutare qualcuno che era costretto a vivere quello che stavo vivendo, e magari, non aveva nessuno con cui parlarne. Ho preso per mano la malattia e i social mi hanno aiutato a darle voce e soprattutto a darla anche a chi soffriva, si vergognava, si nascondeva perché malato.

Mi sono affidata ai medici nel momento dell’intervento e del trattamento radioterapico, ma sempre con la consapevolezza che sono parte integrante del mio percorso di guarigione: da sola, senza utilizzare queste tecniche non ce la farei a percorrerlo e non sarei oggi il “miracolo” che tutti i neurochirurgi che mi hanno visitato, dicono che sia. Ho molta fiducia nella possibilità che ognuno di noi possa programmare il proprio percorso sulla terra e quindi influire sulla propria vita e sulla morte. Nessuno mi può convincere del contrario.

Vuoi conoscermi meglio? Guarda la mia intervista.

Le mie pillole